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UNA VENTATA D’ARIA FRESCA (E PULITA)

L'inquinamento atmosferico è un fenomeno che oggi è presente in tutto il mondo.

Le cause possono essere sia naturali, come ad esempio i vulcani che rilasciano sostanze nocive, anche se la causa principale rimane l'uomo. È lui infatti il fautore della maggior parte dell'inquinamento atmosferico e quindi del riscaldamento globale.

Le cause artificiali sono principalmente legate all’uso massivo di autoveicoli, all’elevato riscaldamento domestico ed alle emissioni tossiche delle fabbriche e industrie. Di conseguenza, per risolvere il problema bisogna agire sulle cause.

Cosa potremmo proporre concretamente?

Per ciò che concerne l’uso dei veicoli a motore e in momenti in cui la quantità di sostanze inquinanti nelle città raggiunge livelli critici, potremmo semplicemente far entrare in vigore il sistema di traffico alternato per periodi non superiori a una settimana. Questo sistema consiste nel lasciare circolare i veicoli con targa pari e dispari alternamente. Possiamo inoltre promuovere la ricerca sui carburanti biodegradabili per sostituire i combustibili fossili. Un’altra possibile soluzione è rappresentata dall’uso maggiore di mezzi pubblici, in modo da ridurre la quantità di polveri sottili emesse dai motori, e muoversi a piedi o in bicicletta il più spesso possibile.

Riguardo al riscaldamento domestico, si dovrebbe diminuire la temperatura e rispettare il limite dei 20 gradi, promuovere la costruzione di case termoisolanti, che permettono di tenere il calore del sole all’interno della struttura e di minimizzare la dispersione termica. Per finire, eliminare completamente il riscaldamento a carbone e legna, che producono una quantità allarmante di gas tossici, oltre ad essere una delle cause della deforestazione.

Infine, per le fabbriche, si dovrebbero installare filtri ad aria per frenare le particelle fini e le tossine rilasciate: l'industria usa spesso sistemi di aspirazione delle polveri nei processi di produzione e l'aria deve essere filtrata prima di essere rilasciata all'esterno. Una soluzione migliore, ma più difficile da attuare, sarebbe ridurre il numero di fabbriche.

L’unione fa la forza: impegnandoci tutti insieme, riusciremo a superare questo problema.

Classe 3B del Liceo Lussana di Bergamo

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